Una verdeggiante pineta che fa da balcone a vedute mozzafiato sul Castello, sull'isolotto di
Vivara e ancora più lontano sulla costa partenopea; i "Sentieri della Lucertola" tra vigneti,
castagneti, felci eriche e fiori selvatici; le bianche piazze dai sapori antichi; una chiesetta remota
dedicata alla Madonna di Montevergine; una spiaggia tra le più belle dell'isola; e poi le acque delle ninfe,
testimonianza tra tante di una storia millenaria: sono solo alcune delle suggestioni che si aprono a chi
fa visita al terzo per estensione tra i comuni dell'isola d'
Ischia.
Barano ha infatti, un'estensione di 11 Kmq ed ha una popolazione di circa 8.500 abitanti. Si compone
delle frazioni di Buonopane, Testaccio, Piedimonte e Fiaiano, e di numerose località: le Pianole, Vatoliero,
Casabona, Starza, Molara, Schiappone, Chiummano, Cretaio, Terone.
Una volta superata la zona dei Pilastri,
con l'omonimo acquedotto del XVII secolo, si lascia il comune di Ischia per immettersi in quello di
Barano d'Ischia.
La Strada Statale che unisce i Pilastri alla località Molara, divide amministrativamente il territorio in due zone:
guardando a sinistra si è già entro il comune di Barano, mentre quello di Ischia continua nella
parte destra. Arrivati alla località Molara e alzando lo sguardo verso il Monte Vezzi, vi troviamo
alle pendici, sullo Schiappone, un eremo e una chiesa della seconda metà del secolo XVII, dedicata
alla Madonna di Montevergine.
Scendendo dalla montagna, è possibile raggiungere la località
di Chiummano e da qui direttamente il Vatoliere e Testaccio; oppure si può ritornare alla località
Molara per poi proseguire lungo la Statale e raggiungere Piedimonte, dove si leva la Chiesa di Santa
Maria La Porta. Da Piedimonte si può proseguire per Fiaiano o per Testaccio.
Fiaiano è
raggiungibile in più modi: attraverso la SS 270, da Ischia; attraverso Via Nuova Dei Conti; o
percorrendo la più suggestiva provinciale, immersa nel verde, che sale a metà strada tra Casamicciola e
Ischia. Qui troviamo l'omonima Pineta di Fiaiano e il Monte Rotaro (250 m s.l.m.), con la fonte di Buceto,
un importante bacino di acqua potabile che alimentava l'acquedotto di cui è ancora visibile un tratto
nella suddetta zona dei Pilastri. A metà strada sorge la Chiesa di Maria SS. Madre della Chiesa,
inaugurata il 4 Aprile 2009, mentre le chiese della SS Trinità (1731) e di San Giuseppe e Sant'Anna
(1706) si trovano rispettivamente sul Cretaio e nella Pineta di Fiaiano.
Da Testaccio, si raggiunge la bella
spiaggia dei Maronti, la più lunga dell'isola (circa 3 km),
caldissima per la sua esposizione a Sud, ma anche per le fumarole e le svariate sorgenti termali.
A metà spiaggia incontriamo la sorgente dell'Olmitello e la fonte termale di Cava Scura. Le chiese
presenti sul suddetto territorio sono: la chiesa parrocchiale di Testaccio, dedicata a San Giorgio
(fine XIV secolo), la Confraternita di S. Maria di Costantinopoli (fine XVI secolo) e la Chiesa di
S. Alfonso in località Vatoliere. Nelle vicinanze dell'omonima chiesa vi è la Torre di San Giorgio,
costruita alla alla fine del XV secolo durante la dominazione degli Aragonesi.
Lasciata alle
spalle la frazione di Testaccio, si prosegue poi verso il centro di Barano d'Ischia. Il paese si
articola intorno alla piazza di San Rocco , con la chiesa (XVII secolo) che ne dà il nome, fino a
terminare con un'altra chiesa, quella di San Sebastiano (XVI secolo). Passando per il centro del
comune, si arriva a Buonopane, località nativa del famoso ballo folkoristico della "ndrezzata" e
località in cui si trova la famosa sorgente di Nitrodi. Questa sorgente è molto conosciuta fin
dall'antichità, come testimoniano le dediche degli ex-voto di epoca romana. La chiesa di San
Giovanni Battista, che si erge nella piazza di Buonopane, esisteva già nel 1524.