Estendendosi da Punta Caruso fino a Punta Imperatore,
Forio è il più grande tra i comuni
dell'isola d'
Ischia, con una superficie di 12,9 Kmq e una popolazione
di circa 15 mila abitanti. Comprende molteplici località e frazioni: Zaro, Marecoco, Citara, Cuotto, Mezzavia,
San Francesco, Scentone, Citara, Monterone, Cignano, Cierco, San Domenico, Casa Pietra Mosca, Santa Maria del Monte,
Pietra Martone, Ciglio, Battaglia, Fiorentino, Panza.
Templi della cristianità, palazzi,
vicoli, bellezze naturali rendono il centro di Forio una realtà articolata. Numerosi terreni sono
dedicati alla coltivazione della vite, al fine di produrre dell'ottimo vino locale, che in passato
veniva venduto ai mercanti di Roma e Genova. Due baie delimitano il territorio: quella a nord che
va da Punta Caruso (sul promontorio di Zaro) fino a La Punta del Soccorso, comprende le
spiagge della
Chiaia e San Francesco; l'altra tra Punta del Soccorso e Punta Imperatore comprende le
spiagge di
Citara, dove si trova il più grande parco termale dell'isola d'Ischia, e quella di Cava dell'isola.
Il tratto costiero è spettacolare, formato da scogliere e isolotti che assumono nomi diversi in base
alla forma e alla colorazione: Pietra Rossa, Pietra Bianca e Pietra Nera.
La linea orizzontale dei palazzi è rotta dalle Torri di avvistamento costruite nel XVI secolo
per far fronte agli attacchi dei pirati sotto la guida di Kair-ed-din nel 1543 e nel 1544, e
di Dragut in seguito. Le Torri sono tredici in tutto fra quadrate e circolari: la più rappresentativa
è il Torrione, che appare subito alla vista di coloro che arrivano da Casamicciola, con la sua forma
circolare, a tre piani poggianti su un unico masso di tufo, circondati da un paramento murario di
pietra tufacea e trachitica, e orlata sulla sommità da merli. Attualmente è un museo che raccoglie le
opere del poeta Giovanni Maltese, che abitò la torre nell'Ottocento.
La via principale di Forio è dedicata allo shopping e allo struscio. Salendo verso piazza
Municipio, troviamo due chiese: San Francesco d'Assisi, con l'antico convento (oggi sede del palazzo comunale)
e l'Arciconfraternita di S. Maria Visitapoveri, formata dall'oratorio e dall'adiacente sacrestia. Continuando
si giunge alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso, una delle più belle cartoline d'Italia, sorta come cappella,
annessa a un convento fondato dal potente Ordine degli Agostiniani. La chiesa sorge su di una terrazza a strapiombo
sul mare. Ad essa si accede attraverso due brevi rampe di scale curve, delimitate da muretti maiolicati con
immagini di santi e anime del Purgatorio.
In questo piazzale il 5 Maggio 2002 ci fu l'incontro fra il Papa
Giovanni Paolo II e giovani dell'isola Ischia.
La cattedrale di Forio è però, la basilica di San Vito,
documentata fin dal 1306 e rimaneggiata più volte nel corso del 1700. San Vito è il patrono del comune di
Forio e la festa dedicatagli cade il 15 giugno. Le altre chiese sono: San Carlo al Cierco del 1620; San Michele
Arcangelo al Cerriglio del 1748; San Michele, detta anche chiesa del Purgatorio, sulla statale Forio-Lacco
Amemno del 1742; San Gaetano (1655), in Via di Lustro; Sant'Antonio Abate (1321) sull'omonima via.
Se si abbandona il centro del paese e ci si reca nella zona collinare, si scoprono piacevoli sorprese.
A Panza, in località Punta Chiarito, si trova un importante sito archeologico, in cui sono ancora in opera
i lavori di scavo, denominato la Casa Greca, risalente all'VIII secolo prima di Cristo, sette secoli più
vecchia di Ercolano. Anche se il sito non è aperto al pubblico, ne è possibile osservare una ricostruzione
presso il Museo Archeologico di Pithecusae, a Lacco Ameno, mentre per poterne ammirare i numerosi reperti
bisogna recarsi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Sempre a Panza, si possono visitare la Chiesa
Madre, elevata a parrocchia nel XVII secolo su una preesistente cappella di un secolo prima; la barocca
Cappella di San Leonardo La Parrocchia con le spoglie del santo; l'Arciconfraternita della SS. Annunziata
(XVII secolo); la Chiesa della Vergine delle Grazie o San Gennaro (XVI sec.), situata poco fuori dell'abitato.
Qui troviamo la Baia di Sorgeto, una piccola spiaggia sassosa dove è possibile immergersi nell'acqua anche
d'inverno per la naturale caratteristica termale delle sue acque calde.