Comunemente detta di Michelangelo o di S. Anna, è una casa turrita edificata sul tratto di
costa che si affaccia sul Castello Aragonese appartenuta fino agli inizi dell'800 dai Guevara,
duchi di Bovino. Viene comunemente indicata come Torre di Michelangelo perché leggenda vuole
che vi abbia soggiornato Michelangelo Buonarroti, invaghito della poetessa e castellana Vittoria Colonna,
marchesa di Pescara e moglie di Francesco Ferrante d'Avalos.
La costruzione della torre,
avvenuta probabilmente alla fine del XV secolo, è attribuita a Guevara, venuto dalla Spagna al seguito
di Alfonso I d'Aragona che nel 1454 lo nominò "cavalliere del re", quando un altro membro
della stessa famiglia, don Francesco de Guevara, fu fatto governatore a vita dell'isola d'Ischia da
Carlo V. La torre era immersa in origine in un giardino di delizie che, lambendo le acque di Cartaromana
e quelle di una sorgente dismessa celebrata da Boccaccio, si chiudeva su due lati con alte mura in pietra
vulcanica, di cui sussistono ancora dei tratti.
Articolata su tre livelli fuori terra, di cui il primo a scarpa concluso con un toro
in pietra viva, presenta nel suo impianto quadrato e nella geometria delle aperture incorniciate
da tessiture di pietra vulcanica a spessore un accento di marcata ed intenzionale sobrietà che si
traduce in un'immagine di sottile eleganza, opera significativa del rinascimento napoletano.
Attualmente viene utilizzata come location per manifestazioni culturali, spettacoli e mostre d'arte
(come quella organizzata nell'agosto 2005 e dedicata allo scultore Arnaldo Pomodoro o quella realizzata
nel 2006 per Hidetoshi Nagasawa).